Tra marzo e aprile, le colline di Maser s’imbiancano della vaporosa fioritura dei ciliegi. Già alla fine di maggio, sul mercato trionfano le saporite “roane” o le gustose “sandre”, esposte nella ormai tradizionale Mostra Regionale della Ciliegia, che si svolge nella maestosa cornice di Villa Barbaro. E’ breve la stagione delle ciliegie, certo. Ma il colore e il profumo di quelle di Maser sono ben difficili da dimenticare.
Le ciliegie di Maser, così preziose perché, grazie al dolce clima delle nostre colline sono le prime ad apparire sui mercati regionali e nazionali, vengono “celebrate” nella tradizionale Mostra della ciliegia di fine maggio, allestita nello splendido scenario di Villa Barbaro, gioiello dell'architettura cinquecentesca noto in tutto il mondo per gli affreschi di Paolo Veronese, costruita su progetto di Andrea Palladio.
Si tratta di una rassegna a carattere regionale, tesa a valorizzare un prodotto caratteristico di questo territorio e che ogni anno richiama una presenza sempre maggiore di visitatori.
La manifestazione, ad ingresso libero, si articola in una mostra-mercato delle migliori ciliegie di Maser e di tutti gli altri prodotti del territorio: vini D.O.C. del Montello e dei Colli Asolani, Olio Extravergine D.O.P.”Veneto del Grappa”, miele, frutta ed ortaggi biologici. Nell'ambito della rassegna funziona un fornitissimo stand enogastronomico presso cui è sempre possibile gustare le specialità locali. Inaugurazione: ore 10.00 – chiusura ore 22.00. (per informazioni dettagliate: www.mostradellaciliegia.it)
Promossa e organizzata dall'Amministrazione Comunale e dalla Pro Loco di Maser fin dalle sue origini, la Mostra della ciliegia ebbe inizio nel 1991 grazie alla sinergia di più forze: la volontà dei produttori maserini di dare risalto a questo prodotto, facendolo conoscere anche oltre i confini locali, trovò riscontro e appoggio negli Assessorati all'Agricoltura e al Turismo e collaborazione attiva nella Pro Loco, interessata in prima persona alla promozione delle tradizioni e delle potenzialità turistiche e culturali di Maser. Aalla prima mostra della ciliegia di Maser, visto il successo ottenuto, ne seguirono molte altre: le esposizioni della ciliegia, infatti, nelle sue diverse varietà, continuano ad attrarre i visitatori che ne possono così ammirare le forme, i colori, le composizioni, messe in risalto anche da caratteristici carri agricoli.
LE CITTA' DELLA CILIEGIA
Maser fin dal 2003, è uno dei Comuni fondatori dell'ASSOCIAZIONE CITTA' DELLE CILIEGIE. L’Associazione conta tra i soci fondatori i Comuni che hanno maturato le maggiori esperienze in Italia sulla ciliegicoltura. L’Associazione, come recita lo Statuto, si pone tra gli obiettivi la valorizzazione, la diffusione, la divulgazione delle esperienze sulla ciliegicoltura e delle attività ad essa legate, incentivando al contempo le iniziative culturali ed in particolare la partecipazione e la fantasia imprenditoriale delle giovani generazioni.
UN PO' DI STORIA DELLA CILIEGIA
Già presente di certo a Maser in epoca romana, all’epoca della centuriazione della campagna tra Asolo, Montebelluna e Castelfranco, la ciliegia è attestata nei documenti come coltivazione solo a partire dal Medioevo, e trova il proprio momento di splendore in epoca rinascimentale, nell’opulenza dei banchetti signorili e nel miglioramento delle tecniche d’innesto.
Durante i secoli successivi, e particolarmente nel Settecento, si assiste ad una sempre maggiore selezione delle cultivar, di cui alcune ancor oggi assai valide.
Venendo ai nostri giorni, una data da ricordare è il 1961, anno di nascita della cooperativa frutticola asolana, cui parteciparono moltissimi produttori di Maser: all’epoca, l’80% della frutta raccolta era costituito da ciliegie.
Attualmente il territorio di Maser può contare su una produzione annua di circa 7.000 quintali, distribuiti per lo più tra piccole aziende a conduzione familiare, spesso con vendita diretta del prodotto al consumatore finale.
Quanto alle cultivar, Maser poteva vantare una cultivar tipica, la Mora di Maser, che ha avuto un grande incremento fino agli anni ’60. Tuttavia, è stata progressivamente abbandonata, a causa della sua particolare sensibilità alla mosca della ciliegia. In questi ultimi anni se ne sta tentando un recupero, soprattutto in considerazione della tardività della produzione (seconda/terza decade di giugno), che ne fa un ottimo supporto del mercato quando le altre varietà hanno già esaurito la propria produzione.